Contro la cecità le proteine di un'alga

alga contro cecità

Chi ha perso da anni la vista per una retinite pigmentosa ora la può ritrovare con l’aiuto di un'alga, ma sarà comunque necessario usare degli occhiali speciali.

Un’alga sensibile alla luce aiuta a recuperare la vista

In questi ultimi anni la scienza sta facendo enormi passi avanti e grazie ad una idea di un professore della University of Pittsburgh School of Medicine, José-Alain Sahel, che è anche il fondatore del Vision Institute della Università della Sorbona e il direttore dell'UPMC Eye Center, ora sarà possibile far ritrovare la vista alle persone che sono cieche da più di 20 anni. La scoperta dello scienziato francese riguarda un’alga sensibile alla luce, abbinata a degli occhiali speciali.

Il funzionamento della proteina

Una scoperta effettuata in Germania nel corso degli anni ’90 ha messo in evidenza come alcune alghe "elementari" usano una particolare proteina per rilevare la luce. Da questo sono partiti degli studi che hanno mostrato come, oltre a catturare la luce, queste proteine attivano un cambiamento nella membrana aumentandone il potenziale e generando nelle cellule della membrana stessa una risposta elettrica. Nell’occhio umano la luce viene catturata dalla retina che risponde con un segnale, per cui, immettendo nell’occhio del paziente il codice genetico attraverso una terapia genica si possono "istruire" le cellule nella fabbricazione della proteina. Per completare il processo di riacquisizione della vista è necessario indossare degli occhiali che sono realizzati appositamente per ricevere il segnale che viene trasmesso dalla retina. I primi effetti positivi per i pazienti che vengono sottoposti a questa terapia si presentano dopo circa 10 mesi.