Presbiopia: la difficoltà di mettere a fuoco da vicino a partire dai 40 anni

presbiopia a quarant'anni

La presbiopia, ovvero la difficoltà di mettere a fuoco le immagini da vicino, è un problema molto fastidioso e dopo i 40 anni sono molti quelli che ne soffrono. In totale sono almeno 28 i milioni di italiani che hanno a che fare con la presbiopia, con gli uomini che rappresentano il 47% del totale contro il 43% delle donne.

La presbiopia arriva dopo i 40 anni

Sia per il lavoro sia per lo studio, e in maniera più evidente con l’aumento dello smart working, negli ultimi tempi l’utilizzo di strumenti digitali è aumentato in modo esponenziale. L’occhio è costretto a spostare l’attenzione dal monitor alla tastiera e al foglio, e le diverse distanze provocano una continua variazione della messa fuoco e quindi la comparsa della presbiopia che, come affermano gli esperti della Società Oftalmologica Italiana, è il difetto visivo maggiormente ricorrente. Oggi moltissime persone dopo i 40 anni ne soffrono e con il passare degli anni la tendenza va a peggiorare. Per salvaguardare la vista è quindi necessario sottoporsi a visite specialistiche che possano individuare prontamente tutti i difetti, compresi quelli più leggeri.

L’importanza delle visite mediche

Il difetto visivo deve essere individuato il prima possibile e con le visite mediche, durante le quali gli oftalmologi utilizzano strumenti innovativi per effettuare diagnosi e prevenire l’insorgenza del difetto e il suo incremento. Se non si eseguono queste visite il numero delle persone affette da presbiopia potrebbe anche raddoppiare entro 10 anni. La Società Oftalmologica Italiana a tal proposito ha stilato un calendario di visite denominato "Per vedere fatti vedere" con attenzione particolare all'età prescolare e scolare, e alla fase successiva ai 40 anni.