Glaucoma oculare, come riconoscerlo in tempo

glaucoma oculare

Il glaucoma oculare è la seconda causa di cecità al mondo e per questo deve essere tenuto sotto controllo, in modo da riconoscerlo in tempo ed evitare peggioramenti. In Italia questo problema affligge circa 1 milione e 200mila persone e molti di questi non ne sono a conoscenza.

Il glaucoma e la prevenzione

Il glaucoma è conosciuto dagli esperti come "il ladro silenzioso", in quanto nelle sue fasi iniziali le persone non avvertono sintomi e quindi non si recano dall’oculista per un controllo. Al momento della visita, dopo i primi sintomi, il danno è già divenuto importante. Per questo motivo le persone che superano i 40 anni dovrebbero rivolgersi all’oculista per effettuare un check up che potrebbe evidenziare i primi segnali dell’arrivo della malattia ed evitare il rischio di cecità. Alcune persone sono più predisposte di altre al glaucoma oculare anche a causa della familiarità o dell’età, per cui degli screening regolari possono aiutare a tenerlo sotto controllo. Dei "campanelli d’allarme" relativi al glaucoma sono la visione sfocata, i mal di testa cronici, la lacrimazione oculare e dolori dietro agli occhi.

L’importanza dell’attività fisica

Per diminuire il rischio di possibili glaucomi, un aiuto importante arriva dall’attività fisica eseguita in maniera costante e programmata. Un importante ente statunitense, l’American Heart Association, consiglia di fare un minimo di 10mila passi al giorno, 3mila dei quali consecutivi, ed inoltre di aumentare l’attività fisica di 10 minuti al giorno. Agendo in questo modo il rischio di sviluppare un glaucoma si riduce di una percentuale del 25%.