Cheratopigmentazione: fa male?

cheratopigmentazione

La cheratopigmentazione è una tecnica chirurgica che promette di ottenere uno sguardo con il colore degli occhi desiderato, dal verde al marrone all’azzurro. Una tecnica che con il passare degli anni è divenuta una reale possibilità e che è ricercata soprattutto dalle persone che lavorano sui social o nel settore della moda.

 

Una tecnica innovativa

La cheropigmentazione è stata inventata dal dottor Ferrari, un oculista di Strasburgo, è rapida ed immediata e si esegue con una anestesia locale. Nel corso di 7 anni il dottor Ferrari ha operato 400 persone utilizzando questa tecnica che consiste nell’inserire nella cornea un pigmento colorato.

Prima di effettuare l’intervento, la cornea viene controllata attentamente dall’oculista per verificarne lo stato. Dopo l’intervento il paziente per alcuni giorni dovrà utilizzare delle gocce antibiotiche, oltre a portare gli occhiali da sole, ma quando questa procedura sarà terminata avrà un nuovo aspetto.

Le possibili reazioni all’intervento

Secondo il dottor Ferrari, dopo le operazioni nessuno dei 400 pazienti ha segnalato gravi effetti avversi. Gli unici che sono stati riscontrati sono gli stessi collegati agli interventi di chirurgia refrattiva, come bagliori temporanei e secchezza oculare, che però scompaiono con il tempo.

Anche per i rischi a lungo termine, fino ad ora non sono stati registrati effetti collaterali gravi, ma secondo gli oftalmologi questa tecnica potrebbe presentare dei rischi a lungo termine. Tuttavia, i dati scientifici raccolti fino a questo momento non fanno riferimento a pericoli di questo tipo.

Dopo ogni intervento viene effettuata una visita di controllo da parte del medico e, in caso che il colore sbiadisca, è possibile effettuare dei ritocchi dopo 6 mesi dall’intervento. Il costo non è modico e arriva a circa 7.200 euro.