Infiammazione del nervo ottico: La neurite ottica, come si manifesta e come intervenire

La neuriteottica è una malattia spesso poco conosciuta e non diagnosticata alla comparsa dei primi sintomi. Molto diffusa tra i giovani, più pericolosa tra gli ultra cinquantenni, può essere degenerativa e portare ad una rapida perdita della vista. Per questo motivo è importante riconoscere i sintomi e curarla in tempo.

Diagnosticare la neurite ottica

Capire se si ha la neurite non è difficile. Diversi segnali inviati dal nostro corpo aiutano a diagnosticare il disturbo: percepire i colori in modo alterato, vedere le sagome offuscate, con bordi non netti, scorgere fasci luminosi anche in assenza di luce. Questi sono tutti sintomi della neurite ottica che, nel caso inizino a comparire insieme devono essere immediatamente comunicati ad uno specialista.

Colpisce frequentemente i ragazzi tra i venti ed i trent'anni e può avere diverse cause come problemi vascolari, malattie infettive, contatto con agenti tossici, malnutrizione e mancanza di vitamina B12.

Curare il disturbo

Per curare l'infiammazione del nervo ottico il primo passo è senza dubbio quello di rivolgersi ad un professionista che, dopo un attento esame oculistico, somministrerà il trattamento migliore.

In generale il disturbo viene curato tramite corticosteroidi assunti per via endovenosa ed in dosi piuttosto elevate.

Dopo aver seguito la cura per tutto il decorso della malattia si avrà un recupero quasi del tutto completo; solo in casi particolarmente aggressivi si potrebbe verificare la ricomparsa di alcuni sintomi sopra citati.

In alcuni casi è necessario effettuare analisi più approfondite per avere una diagnosi più specifica: una risonanza magnetica riuscirà a dare informazioni più puntuali sulle cause per riconoscere le cure migliori a cui sottoporsi.